Il Large Hadron Collider (Lhc), l’acceleratore di particelle più grande al mondo mondo, è pronto a ripartire al Cern di Ginevra, dopo il successo mondiale della scoperta del bosone di Higgs. Sono infatti iniziate, dopo circa sedici mesi di pausa, le operazioni per rimettere in moto l’acceleratore di particelle, che secondo le previsioni dovrebbe entrare nuovamente in funzione nei primi mesi del 2015. Il secondo ciclo di attività sperimentali del Large Hadron Collider durerà tre anni e prevede il funzionamento dell’acceleratore ad una energia raddoppiata rispetto a quella precedente.
Pochi giorni fa si è infatti chiusa l’ultima delle diecimila interconnessioni tra i magneti ed è iniziato anche il raffreddamento della grande macchina: uno degli otto settori in cui è suddiviso l’anello dell’acceleratore è già stato raffreddato alla temperatura di esercizio. “La scoperta del Bosone di Higgs è stata solamente l’inizio del viaggio di Lhc. L’incremento di energia apre infatti possibilità infinite per una serie di possibili scoperte totalmente nuove“, ha evidenziatoFabiola Gianotti, coordinatrice dell’esperimento Atlas. Tra gli obiettivi dei ricercatori c’è quello di svelare i misteri irrisolti dell’universo, come ad esempio quello relativo alla comprensione dell’origine della materia oscura. Infatti, grazie alla potenza raddoppiata, l’acceleratore sarà in grado di osservare più in profondità l’universo, al fine di svelare la presenza delle materia e delle energie invisibili che lo compongono. “Lhc sta uscendo dal lungo sonno dopo aver subito un’importante operazione chirurgica. Lo stiamo risvegliando con cura e attenzione, ma serviranno molte prove prima di poter registrare di nuovo lo scontro dei fasci di particelle, all’inizio del prossimo anno”, ha affermato Frederick Bordry, direttore del Cern per gli acceleratori e la tecnologia.
Fonte: Cern