Un tempo identificati come junk DNA, i telomeri si stanno prendendo la loro rivincita. Questa sequenza nucleotidica, che rappresenta la regione terminale dei cromosomi, è formata da DNA altamente ripetuto, ovvero DNA non codificante che non verrà tradotto e quindi fino a poco tempo fa ritenuto inutile. A quanto pare invece è ai telomeri che si deve una funzione di protezione delle estremità dei cromosomi, per impedirne la fusione con cromosomi vicini e anche il deterioramento.
La struttura dei telomeri è molto importante per il controllo della stabilità del genoma. Una funzione che possono svolgere solo se si mantengono integri e si replicano correttamente senza perdere informazione genetica. L’integrità è assicurata da un altro enzima molto particolare: la telomerasi. La telomerasi è una ribonucleoproteina che si associa con altre proteine accessorie al fine di formare la macchina proteica coinvolta nel mantenimento dei telomeri. Ecco perché la telomerasi viene anche definita “enzima dell’immortalità”, dal momento che gioca un ruolo cruciale da questo punto di vista.
Ma come e perché si accorciano i telomeri? I telomeri si accorciano a causa del meccanismo di replicazione del filamento del DNA e diversi studi hanno dimostrato una forte correlazione tra quest’accorciamento e l’invecchiamento cellulare. I telomeri sono soggetti a una rapida degradazione dato che ogni volta che il cromosoma si duplica i telomeri si accorciano, fino a degradarsi del tutto. A quel punto, la cellula non potrà più riprodursi e andrà incontro alla morte.
L’immortalità, quindi, sembra risiedere proprio nei telomeri e nell’azione della telomerasi, ma allo stesso tempo la situazione, paradossalmente, cambia quando si parla di cellule tumorali.
La scoperta del ruolo dei telomeri nell’invecchiamento cellulare fu una scoperta rivoluzionaria in ambito scientifico ma, allo stesso tempo, si fece un’altra importante scoperta: le cellule tumorali erano ricche di telomerasi. E proprio grazie alla telomerasi, le cellule cancerogene diventavano immortali. Fu proprio questa scoperta a far comprendere perché i tumori fossero così resistenti. I ricercatori a cui dobbiamo la scoperta della telomerasi si guadagnarono per questo il Premio Nobel per la medicina nel 2009. Successivamente a questa scoperta alcuni ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute di Boston hanno impiegato l’enzima telomerasi al fine di riuscire a ringiovanire alcuni topi da laboratorio.
Non somministrandogli l’enzima, ma piuttosto cercando di riattivare la telomerasi naturale. In un mese, la massa cerebrale dei topi invecchiati aveva subìto una proliferazione di cellule nervose giovanili, stesso si poteva dire a livello muscolare e per quanto riguarda la crescita del pelo e delle cellule spermatiche.
Insomma, sembra fantascienza, ma i telomeri sembrano essere decisamente la chiave di moltissime cose. Sarà forse attraverso di loro che riusciremo, in futuro, a sconfiggere il cancro, diventando allo stesso tempo, più longevi.
Fonte: www.thedifferentgroup.com