Sapevi che anche il tessuto connettivo che avvolge la cartilagine dell’orecchio si può infiammare?
Ebbene sì, in quanto si tratta proprio di un’infiammazione del padiglione auricolare stesso, che a causa di determinate problematiche, si gonfia, si arrossa e provoca forte dolore.
La patologia prende il nome di pericondrite, proprio perché è un’alterazione del pericondrio. Quest’ultimo è uno strato di tessuto connettivo fibroso compatto, composto da collagene, vasi sanguigni e terminazioni nervose, che ricopre le cartilagini presenti nel nostro corpo e gli fornisce il nutrimento cellulare.
Pericondrite: di cosa si tratta?
Con pericondrite, solitamente ci si riferisce all’infiammazione della parte esterna dell’orecchio, anche se può verificarsi in altre parti del corpo (come ad esempio alla laringe).
I principali sintomi sono: arrossamento, gonfiore e dolore, e se peggiora, anche febbre e formazione di pus tra la cartilagine e il pericondrio. Quando la situazione diventa grave, si può avere un distacco del pericondrio e si può verificare la necrosi avascolare. Di conseguenza, la cartilagine andrà a deformarsi tanto da creare quello che viene definito “orecchio a cavolfiore”.
Se non viene opportunamente trattata, la pericondrite può diventare recidiva e durare molto a lungo.
Capita che la pericondrite venga associata alla policondrite, una malattia rara che colpisce in generale tutta la cartilagine e che si manifesta in primis alle orecchie e a seguire al naso, fino a provocare diversi danni in più parti del corpo.
Il termine comunemente usato per l’infiammazione della cartilagine è infatti “condrite”.
Cause della pericondrite
L’infiammazione al pericondrio avviene principalmente nelle persone che presentano un sistema immunitario debole o soffrono già di altri disturbi infiammatori.
I motivi principali generalmente sono:
- Otite esterna;
- Traumi;
- Punture d’insetto;
- Eczemi o infiammazioni della cute;
- Brufoli nel padiglione auricolare;
- Infezioni;
- Incisioni o perforazioni della cartilagine del padiglione (come nei piercing);
- Interventi chirurgici all’orecchio medio;
- Ustioni;
- Ematomi al padiglione che si infettano.
Vi sono inoltre alcune patologie che si correlano alla pericondrite quali: diabete, policondrite recidivante e granulomatosi con poliangioite (un tipo di vasculite).
Diagnosi e trattamenti per la pericondrite
Per verificare tempestivamente che si tratti di pericondrite, sarà necessaria una visita presso un medico specialista, infatti di solito basta un esame obiettivo per riconoscerne l’infiammazione.
A seguito di questa, lo specialista potrà richiedere la coltura del materiale infetto presente per identificare l’agente patogeno e individuare il farmaco più adeguato per la cura.
Nel caso non sia presente un’infezione, saranno consigliati altri tipi di esami per verificare la presenza di ulteriori malattie.
Se invece è in atto un’infezione, i trattamenti più comuni sono:
- Terapia orale con antibiotici;
- Corticosteroidi sistemici e analgesici, per alleviare l’infiammazione e lenire il dolore;
- Chirurgia auricolare nei casi più gravi, con incisione e drenaggio degli ascessi e per prevenire o risolvere eventuali deformazioni.
Poiché si tratta di un’infiammazione molto subdola e che potrebbe oltretutto causare anche un’ipoacusia, è fortemente consigliato rivolgersi a uno specialista in maniera tempestiva. Udifarm ha esperienza decennale nel campo dell’udito e delle orecchie, ed è in grado di aiutarti anche in questo, prenota subito una visita in una delle nostre sedi!