L’ipoacusia è un deficit uditivo che può colpire ognuno di noi e a qualsiasi età, ma la prevenzione è l’unica attività che spesso riesce a fermare il peggioramento o addirittura impedire la malattia.
Per questo motivo, è bene comprendere se il nostro bambino ha delle difficoltà a sentire suoni e voci circostanti.
Nel mondo quasi l’1,9% dei bambini ha problemi di udito e 1 su 1.000 potrebbe soffrire di sordità permanente.
Attualmente negli Stati Uniti si stima che circa 2-3 bambini su 1.000 nascono con una piccola perdita uditiva in una o entrambe le orecchie, mentre più del 90% dei bambini sordi nasce da genitori udenti.
In Italia sono circa 2mila neonati ogni anno che soffrono di ipoacusia, soprattutto i nati prematuri.
Ciò significa che in alcuni casi è possibile che l’ipoacusia sia già presente da quando il bambino era nell’utero.
Ipoacusia nei bambini per età
L’ipoacusia neonatale, ossia quando il bambino è appena nato, può essere congenita e verificarsi principalmente per due motivi: fattori genetici, che racchiudono il 50-60% dei casi e fattori esterni, ossia infezioni che vengono trasmesse dalla madre nell’utero, come il Citomegalovirus, la Rosolia e la Toxoplasmosi.
Nel caso si tratti di un neonato, è bene imparare i segnali che possono mettere in guardia un adulto in merito al suo udito, come per esempio quando il bambino:
- Non reagisce a suoni forti;
- Non riconosce l’origine del suono;
- Non emette versi o suoni;
- Emette versi, ma non progredisce verso un linguaggio più comprensibile;
- Non si accorge se qualcuno parla davanti a lui.
Già in questi casi è possibile notare se il neonato presenta un disturbo uditivo.
Per quanto riguarda i bambini in età scolare, i primi sintomi che segnalano l’ipoacusia possono essere:
- Sue domande continue come “Cosa?” “Eh?”;
- Volume del computer o della TV più alti del necessario;
- Al telefono, alterna continuamente l’orecchio destro con quello sinistro;
- È indietro nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione e manifesta frustrazione e nervosismo.
Se si riconoscono uno o più di questi comportamenti, è consigliato portare il bambino dal pediatra per esporre i propri dubbi ed effettuare un primo controllo dell’udito.
Cause di ipoacusia nei bambini
L’ipoacusia nei neonati, come esposto sopra, può essere congenita e provocata da fattori genetici o da malattie contratte durante la gravidanza o anche dopo.
I problemi principali di ipoacusia che si verificano successivamente alla nascita sono solitamente infezioni, tappi di cerume o traumi alla testa.
Casi più rari sono dovuti a difficoltà durante il parto, malattie importanti e uso di farmaci.
Diagnosi dell’ipoacusia nei bambini
Come negli adulti, sottoporre un bambino a controlli periodici dell’udito può aiutare nella diagnosi precoce del problema e dunque riuscire a mettere in atto diverse terapie per prevenire e per ridurre eventuali danni.
Già nel corso della gravidanza si può eseguire la villocentesi, un esame che riconosce i primi segnali della presenza di ipoacusia, consentendo di intervenire subito dopo la nascita.
Appena nato invece, il bambino viene sottoposto a uno screening audiologico neonatale.
In seguito, è possibile effettuare diversi esami per l’udito, attraverso test oggettivi capaci di monitorare le risposte dell’attività cerebrale del bimbo a determinati stimoli.
Quando il bambino è più grande, invece, si possono eseguire un esame audiometrico e la timpanometria.
È molto importante saper riconoscere se un bambino ha difficoltà a sentire suoni, rumori e voci, poiché un deficit uditivo può compromettere il suo intero sviluppo, provocando in seguito problemi scolastici, disturbi relazionali, isolamento sociale e difficoltà emotive.
Spesso non è sufficiente un solo esame per essere certi della funzionalità dell’udito di un bambino, per questo vi consigliamo esami periodici per monitorare costantemente la sua sensibilità ai suoni e agli stimoli e quindi riuscire ad avere la sicurezza della sua buona salute uditiva.
È di fondamentale importanza prestare particolare attenzione alla cura e ai trattamenti raccomandati per l’ipoacusia nei bambini. Per ulteriori informazioni, rivolgiti a Udifarm, professionisti dell’udito.