È da un po’ di tempo che cerchi una soluzione per curare l’acufene, quella sgradevole sensazione di udire un suono fisso nell’orecchio, come un fischio, un ronzio o un sibilo?
Come spiegato in un precedente articolo, l’acufene (o tinnito) è un disturbo molto diffuso (solo in Italia colpisce il 15% degli adulti), ma al tempo stesso ogni persona ne soffre in un modo completamente diverso rispetto a un’altra, al punto che non esiste un’unica terapia valida per chiunque, ma ogni paziente necessita di un trattamento personalizzato. I sintomi, infatti, sono piuttosto variabili: c’è chi lo percepisce in una oppure in entrambe le orecchie, chi nella testa, sotto forma di fischi, ronzii, crepitii, fruscii, pulsazioni, rumori o suoni di varia natura che non provengono dall’ambiente esterno.
Per alcune persone è una condizione temporanea e tutto sommato sopportabile – in genere compare e si risolve nel giro di qualche settimana o pochi mesi al massimo – per altre invece rappresenta una vera e propria patologia cronica e invalidante, che arriva a compromettere la qualità della vita e le relazioni sociali.
Ancora oggi è poco chiaro da cosa dipenda esattamente l’acufene. Come detto in precedenza, sono state identificate le cause più comuni, se escludiamo l’eventualità che il disturbo sia il sintomo di una malattia più grave.
Per questo solo un esame medico approfondito potrà aiutare il paziente a riconoscere il proprio tipo di acufene e quindi seguire la terapia più indicata al suo caso.
Come prevenire l’acufene
Vogliamo darvi alcuni consigli per prevenire la comparsa di acufeni:
- Curare la propria igiene personale, pulendo accuratamente le orecchie per evitare la formazione di cerume o infezioni;
- Evitare di esporsi in modo prolungato a rumori di forte intensità (musica e TV ad alto volume, amplificatori durante concerti, discoteche etc.) o proteggere il più possibile l’udito con cuffie o tappi auricolari quando non è possibile evitare di esporsi a rumori molto forti (ad esempio nello svolgimento di lavori che mettono in pericolo l’udito);
- Sul lavoro indossare sempre apposite cuffie o tappi auricolari quando il rumore supera una certa soglia (come indicato dalle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro – D. Lgs. 81/08 “Testo unico sulla sicurezza”);
- Tenere sempre sotto controllo la pressione del sangue.
- Utilizzare l’app S-Cochlear, dedicata alla prevenzione e all’attenuamento del decadimento uditivo e degli acufeni, tramite 5 funzioni specifiche.
Come curare l’acufene
Quando l’acufene è causato da un fattore esterno come la formazione di un tappo di cerume, o è un effetto collaterale di alcuni farmaci, è sufficiente rivolgersi al proprio medico che potrà prescrivere, nel primo caso, delle gocce auricolari specifiche, e nel secondo una terapia farmacologica alternativa.
Se il disturbo è associato alla progressiva perdita dell’udito, lo specialista potrà consigliare l’apparecchio acustico più indicato, o nei casi più gravi il ricorso ad un intervento chirurgico.
Sebbene il trattamento per l’acufene sia specifico per ciascun paziente, e solo una diagnosi accurata può individuarlo, in generale le terapie più prescritte sono:
- la TRT (Tinnitus Retraining Therapy) o “terapia del suono”, che permette di “rieducare l’udito”, aiutando il cervello a distrarsi dalla presenza dell’acufene concentrandosi su altri suoni neutri, di solito emessi da apparecchi acustici dotati di generatori di suono, come il rumore del mare, il fruscio delle foglie, o rumori ambientali a bassa intensità, ai quali la persona tenderà ad assuefarsi fino ad abituarsi all’acufene. La terapia può essere accompagnata da esercizi di respirazione e rilassamento;
- il “counselling per l’acufene”, ossia la consulenza di un esperto (medico, audioprotesista, audiologo etc.) che aiuterà il paziente ad individuare le cause scatenanti dell’acufene per imparare a gestirlo nella vita quotidiana;
- la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), sotto la guida di uno psicoterapeuta, per contrastare gli effetti psicologici causati dal protrarsi dell’acufene, come ansia, depressione e insonnia, portando il paziente a convivere il più possibile con il proprio disturbo.
Le soluzioni di Udifarm
Prenotando una visita audiologica in uno dei nostri centri specializzati Udifarm, potrai ottenere un quadro completo del tuo udito e riconoscere la natura specifica del tuo acufene, per intraprendere la terapia più adatta alle tue esigenze.
Da oggi è disponibile anche l’App innovativa per il trattamento dell’acufene S-Cochlear, disponibile per il download qui, con cinque funzioni integrate per riprodurre un ambiente sonoro a misura del paziente.
La funzione Mascheratore Melodico, ad esempio, permette appunto di “mascherare” l’acufene, attraverso una varietà di suoni naturali e di rumore bianco, per favorire il rilassamento, la concentrazione nello studio e nel lavoro, e migliorare la qualità del sonno. Con la funzione Amplificatore Ambientale, invece, è possibile aumentare l’intensità dei suoni provenienti dall’ambiente esterno, per alleviare il disturbo di chi non è ancora dotato di apparecchi acustici (ad esempio un pranzo con molti commensali).
Se vuoi saperne di più su questa particolare patologia e le sue molte cause, non perdere l’uscita del nuovo libro “S-Cochlear” (https://www.s-cochlear.com/libro/) a cura del Dott. Maurizio Serra e del Dott. Giuseppe Cittadino, che sarà presto disponibile per l’acquisto in tutte le librerie e online.
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