Come spiegato a proposito dei vari tipi di acufene, quando la percezione di un fischio o ronzio nell’orecchio non è conseguenza di uno shock acustico, o il sintomo di una progressiva perdita dell’udito, ma risulta collegato a un disturbo somatico, a problemi dell’apparato muscolo-scheletrico o dentali, parliamo di “acufene somatico (o somatosensoriale)”.
Che cos’è l’Acufene somatico?
Questa tipologia di acufene si manifesta solitamente in relazione a tensioni, spasmi o manipolazioni dei muscoli del viso, del collo o della mascella, a occlusioni dentali o a una postura scorretta; non appare infatti correlata alla perdita dell’udito (come nel 90% dei pazienti a cui viene diagnosticato l’acufene), bensì a disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) e della colonna cervicale (Fonte: The International Tinnitus Journal, 2017 https://www.tinnitusjournal.com/articles/somatic-tinnitus-8696.html).
Inoltre, se l’acufene associato alla perdita dell’udito è percepito come un rumore costante in una o in entrambe le orecchie, l’acufene somatico, al contrario, è localizzato di solito in un solo orecchio, è spesso intermittente, può variare di intensità e tende a verificarsi principalmente di giorno e in determinati momenti, ad esempio la mattina subito dopo il risveglio.
Le cause principali
L’origine dell’acufene somatico è da ricercare nel nucleo cocleare dorsale (DCN), la regione del sistema nervoso centrale in cui, simultaneamente, i segnali uditivi provenienti dalle cellule ciliate della coclea, dove viene rilevato il suono, i segnali relativi ai movimenti oculari e i segnali somatosensoriali provenienti dai muscoli vengono trasmessi al cervello.
Quando si tendono i muscoli della mascella, del viso o del collo, o si gira la testa in direzioni specifiche, si produce una stimolazione dei nervi somatosensoriali e quindi, potenzialmente, una sovrastimolazione dei neuroni nella DCN. Infatti, la maggior parte di coloro che soffrono di acufene somatico nota che determinati movimenti della testa o del collo, pressioni esercitate sui muscoli del viso e alcune posture del corpo possono influenzare l’intensità dell’acufene. Anche i traumi acustici possono danneggiare la DCN e innescare questo tipo di acufene; così come gli spasmi muscolari, ricevere un colpo alla testa, soffrire di digrignamento dei denti (bruxismo) e di alcune malattie.
In generale, si ritiene che l’acufene somatico dipenda soprattutto da disturbi quali:
- Disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
Se si verifica una disfunzione o un’infiammazione nell’articolazione che collega la mascella inferiore alla parte superiore del cranio, questo può causare o accentuare l’acufene somatico, ma può capitare anche di perdere il senso dell’equilibrio, provare vertigini e, nei casi più gravi, subire la perdita dell’udito. - Disturbi dentali
Le malocclusioni dentali, il disallineamento o il digrignamento notturno dei denti (bruxismo) sono le condizioni che più frequentemente possono innescare o acuire i sintomi dell’acufene somatico, poiché la pressione esercitata da queste anomalie sull’articolazione della mascella e sui muscoli adiacenti può portare a un’alterazione del flusso sanguigno e della sensibilità dei nervi nell’area craniofacciale e quindi avere un impatto sull’udito. - Problemi al collo e alla colonna cervicale
I disturbi del collo o della colonna cervicale, come contratture, ernie del disco o nervi compressi, possono compromettere la regolare trasmissione dei segnali somatosensoriali, compresi i segnali uditivi, e quindi innescare o accentuare l’acufene. - Tensioni muscolari
Una tensione o contrazione costante dei muscoli del collo e delle spalle (anche involontaria, causata da ansia e stress) influenza la circolazione sanguigna, la sensibilità dei nervi e si ripercuote anche sulla percezione uditiva, aumentando il rischio di acufene somatico o accentuandone i sintomi.
Come curare l’acufene somatico
È importante consultare sempre un medico o un audiologo per determinare innanzitutto se si stratta di acufene di origine somatica e non causato dalla perdita dell’udito, e riconoscere quale sia la fonte del disturbo.
In caso di disturbi dentali, come disallineamento o bruxismo, sarà necessario un trattamento odontoiatrico specifico per alleviare i sintomi. Se la causa scatenante è la tensione muscolare, esistono alcuni rimedi che è possibile adottare: dai massaggi decontratturanti e alla mascella, agli esercizi di stretching e di rilassamento da eseguire a casa.
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