Un aspetto da non sottovalutare e che può avere un impatto significativo sulla salute dell’udito per chi è affetto da ipoacusia o da un disturbo penalizzante come l’acufene, è la qualità acustica all’interno di ambienti chiusi.
Quando ad esempio una stanza è troppo vuota, con pareti spoglie e pochi elementi d’arredo, il suono tende a rimbalzare all’interno dell’ambiente in modo incontrollato creando un fastidioso riverbero. Ciò che accade soprattutto nei ristoranti, nei locali e nei moderni spazi di co-working, dove più persone si vedono costrette a parlare a voce sempre più alta per farsi capire, aumentando a loro volta il rumore di fondo.
La propria casa non fa eccezione: curare il comfort acustico, riducendo al minimo l’eco e schermando i suoni troppo forti provenienti dall’esterno, aiuta a vivere meglio proteggendosi da stress e ulteriori danni all’udito.
Ecco alcuni suggerimenti che potresti seguire da subito!
6 modi per migliorare l’acustica in casa
Se c’è un luogo dove la musica musica e i suoni dovrebbero essere ascoltati con piacere, è la tua casa. Ecco perché vogliamo consigliarti sei modi per migliorare l’acustica in ogni angolo del tuo rifugio. Dall’atmosfera accogliente della tua sala da pranzo alla tranquillità del tuo angolo di lettura preferito o al relax sul divano davanti a un film, scoprirai come trasformare la tua casa in un palcoscenico sonoro senza pari.
1. Riempi i tuoi spazi
Al giorno d’oggi sempre più persone sognano una casa progettata secondo le ultime tendenze del design: saloni open-space, pareti finestrate e arredamento minimalista e funzionale. Eppure vivere in un’abitazione di questo tipo alla lunga non fa affatto bene alla salute dell’udito, perché troppi spazi vuoti impediscono alle onde sonore di “rompersi”, ovvero di diffondersi come dovrebbero, costringendole a rimbalzare sulle superfici dure della stanza (pareti, soffitti, finestre, pavimenti). Cerca quindi di riempire il più possibile la casa con mobili e altri elementi d’arredo, possibilmente grandi e realizzati con materiali che possano assorbire il suono al meglio: tende, tappeti, moquette, divani, lampade fonoassorbenti, librerie…
2. Isola le porte
Applicare spazzole paraspifferi alle porte è una buona soluzione sia per mettere a riparo gli ambienti da aria e freddo, sia per isolare rumori forti provenienti dalle altre stanze, come ad esempio la cucina o la lavanderia.
3. Dividi gli ambienti
È preferibile ridurre gli spazi ampi e i saloni con divisori per ambienti, tanto meglio se progettati con materiali fonoassorbenti. Anche questi aiuteranno a non riflettere il suono e quindi a limitare il riverbero nella stanza.
4. Fodera i mobili
Non sottovalutare piccoli dettagli che potrebbero fare una grande differenza in termini di miglioramento acustico. Ad esempio foderare la credenza della cucina, aggiungendo rivestimenti che oltre a proteggere da graffi ed usura possano anche ammortizzare i rumori di piatti e posate. Allo stesso modo, potresti aggiungere paracolpi ai cassetti, ai tavoli oppure alle porte.
5. Scegli le piante
Forse non sai che le piante non migliorano soltanto la qualità dell’aria ma sono anche barriere antirumore naturali. Quelle a foglia larga, in particolare, grazie alla propria superficie elastica e flessibile sono perfette per assorbire le onde sonore.
6.Gestisci il rumore
In generale, è sempre importante ricordare di non esporsi per troppe ore al giorno a rumori molto forti, sia che provengano dall’esterno che dall’interno della propria casa, anche condividendo buone abitudini in famiglia. Ad esempio guardare la TV o ascoltare la musica ad alto volume, specialmente se utilizzando amplificatori o cuffie, può danneggiare seriamente l’udito. Al tempo stesso, è possibile adottare “soluzioni casalinghe” per coprire rumori che non è possibile controllare direttamente, come accade per chi soffre di acufene ed è costretto a convivere con un fischio o ronzio persistente nell’orecchio. In questo caso il suggerimento è quello di riprodurre qualsiasi altro rumore ambientale, come la TV o la radio a basso volume, oppure suoni della natura ad effetto “zen”, come il fruscio delle foglie o lo sciabordio delle onde, in grado di trasformarsi in rumore bianco così da mascherare il suono/rumore fisso prodotto dall’acufene.
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