Tra le patologie uditive diagnosticate già alla nascita, spesso causa di ipoacusia e sordità infantile, rientrano alcune malformazioni congenite dell’orecchio esterno, difficilmente rilevabili in gravidanza tramite un’ecografia, che possono compromettere il normale sviluppo del padiglione auricolare del bambino. Questo può assumere diverse conformazioni, da un orecchio più piccolo (Microtia), a un accenno di cartilagine, alla mancata apertura del condotto uditivo (Atresia), fino alla totale assenza del padiglione auricolare (Anotia).
Se in passato questi difetti erano considerati una condizione permanente, causando al bambino perdita di autostima e imbarazzo, oggi grazie ai progressi compiuti dalla chirurgia plastica ricostruttiva è possibile tornare a vivere una vita sana.
Microtia e Atresia: Cosa sono e come trattarle
La Microtia (dal latino “micro” e “otia”, letteralmente “orecchio piccolo”) è un difetto congenito dell’orecchio esterno molto raro (colpisce circa 1 bambino ogni 5.000 nascite, soprattutto di sesso maschile) che comporta la non completa formazione del padiglione auricolare di un solo orecchio (microtia unilaterale), solitamente il destro, o di entrambe le orecchie (microtia bilaterale) e che si accompagna spesso alla totale chiusura del condotto uditivo esterno, con conseguente perdita dell’udito, nota come Atresia.
Le cause della Microtia non sono ancora del tutto chiare, ma per la maggior parte dei pazienti l’origine è genetica, ovvero la malformazione si verifica all’interno dell’embrione entro i primi tre mesi di gravidanza, a causa di un’anomalia nei geni e l’influenza di fattori quali l’esposizione all’ambiente con cui la madre può essere entrata in contatto, la dieta, fino all’assunzione di alcuni farmaci prescritti in gravidanza, ad esempio l’Accutane (isotretinoina) per la cura dell’acne.
Altre possibili cause sono:
- Il malposizionamento del feto o del cordone ombelicale durante il primo trimestre di gravidanza, che può causare un blocco del flusso sanguigno o un calo di ossigeno e quindi il sottosviluppo dell’orecchio esterno;
- Diabete;
- Assunzione di metanfetamine e alcol durante la gravidanza, seppure in casi più rari.
Lo sviluppo della Microtia sembra essere del tutto casuale, e i genitori spesso non ne hanno consapevolezza fino alla nascita del bambino. Solo per il 5% dei casi la patologia è ereditaria, e spesso può saltare diverse generazioni.
Esistono 4 gradi di sviluppo della Microtia:
- Grado 1: l’orecchio assume una dimensione inferiore, ma presenta tutte le principali caratteristiche di un orecchio normale, eccetto lievi alterazioni nella forma;
- Grado 2: anche nota come “microtia di tipo concale”, comporta l’assenza di alcune caratteristiche dell’orecchio esterno, sebbene siano ancora presenti i due terzi inferiori dell’orecchio. Spesso si accompagna a una “stenosi del canale”, ovvero un condotto uditivo molto stretto;
- Grado 3: la forma più comune di Microtia, anche nota come “microtia di tipo lobulare”, in cui l’orecchio si presenta solo come un piccolo lobo auricolare a forma di arachide. Questo tipo di Microtia si accompagna spesso alla completa assenza del condotto uditivo (Atresia auricolare).
- Grado 4: la forma più grave e rara di Microtia, in cui l’orecchio esterno è completamente assente, nota come Anotia.
Le soluzioni di trattamento
Sebbene siano interventi molto complessi e richiedano un’analisi preliminare specifica a seconda del grado di sviluppo della patologia, ad oggi le nuove tecniche sviluppate in chirurgia plastica sono la soluzione migliore per ricostruire la struttura dell’orecchio esterno di un bambino affetto da microtia e atresia.
L’intervento può essere eseguito a partire dai 4 anni di età, con tempi che dipendono dalla gravità della condizione, attraverso un trapianto di cartilagine, innesti di materiale plastico, fino ai più recenti sviluppi dell’ingegneria biomedica che consente di ricostruire un orecchio sano attraverso la stampa 3D.
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Curare un bambino affetto da malformazioni congenite come la microtia e l’atresia è un processo molto delicato, che dipende dal tipo e dalla gravità del difetto. È importante tuttavia che i genitori ricevano ogni supporto possibile per affrontare questa patologia che, come ogni altro deficit dell’udito, può compromettere lo sviluppo del linguaggio, il rendimento scolastico e la fiducia in sé stessi. Affidati alla consulenza di Udifarm prenotando un test dell’udito o una visita otorinolaringoiatrica approfondita con i nostri specialisti, che potranno determinare il grado della patologia del tuo bambino ed eventuali perdite uditive. Insieme troveremo la terapia più sicura ed efficace.
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