La perdita dell’udito, anche se a carattere temporaneo, è considerata a tutti gli effetti una forma di disabilità e può avere un impatto notevole non solo nello svolgimento delle più comuni attività quotidiane ma soprattutto sul luogo di lavoro.

Spesso, infatti, anche le situazioni più semplici possono presentare ostacoli, e non sempre i colleghi riescono a comprendere le difficoltà che può avere una persona con ipoacusia o non udente, né hanno gli strumenti per essere davvero di aiuto.

In questo articolo vorremmo suggerire alcuni accorgimenti da prendere che potrebbero fare la differenza e rendere il lavoro un’esperienza gratificante per tutti.

 

Perdita dell’udito sul lavoro: come comportarsi

 

Il primo passo per migliorare la vita lavorativa di una persona con deficit uditivo è sicuramente provare a facilitare l’interazione tra colleghi. Innanzitutto bisogna considerare che chi ha subìto una perdita dell’udito temporanea o permanente non sempre è disposto a parlarne apertamente e rivelare i propri limiti sul lavoro. Per questo, il più delle volte un collega deve saper interpretare segnali e comportamenti che potrebbero rivelare un problema apparentemente invisibile, o adottare alcune buone pratiche che possano mettere l’altro a proprio agio.

Ad esempio, quando si tratta di comunicare con una persona sorda senza ricorrere ad un interprete professionale o apprendere la Lingua dei segni (LIS), oltre a sviluppare la giusta attenzione ed empatia, è importante anche seguire alcune indicazioni pratiche nell’intrattenere una conversazione, come provare ad attirare l’attenzione del collega con qualche gesto perché si rivolga a noi, non distogliere lo sguardo e parlare lentamente scandendo bene le parole affinché riesca a leggere anche il labiale.

 

Perdita udito e lavoro

 

Alcuni modi per migliorare le prestazioni e l’esperienza lavorativa di un collega sordo o che ha subìto una perdita progressiva dell’udito possono essere:

  • Condividere informazioni per iscritto: nel caso di una riunione, condividere in anticipo l’ordine del giorno, l’elenco dei partecipanti o appunti scritti via e-mail, anziché comunicarli solo via telefono, farà sì che la persona si prepari al meglio a capire il contesto di riferimento e le conversazioni che potranno avere luogo;
  • Adottare dispositivi e segnalatori: un dipendente con deficit dell’udito dovrebbe potersi avvalere di software per la trascrizione in tempo reale di qualsiasi parola pronunciata in un testo scritto da proiettare su PC o tablet, o dispositivi di ascolto assistito come telefoni con luci lampeggianti o sottotitoli. Così come sistemi di notifica delle emergenze come cercapersone a vibrazione o allarmi a bassa e multipla frequenza;
  • Adeguare la postazione di lavoro: Chi soffre di perdita dell’udito ha esigenze specifiche, diverse da quelle degli altri colleghi. Per questo è fondamentale che la sua postazione di lavoro sia confortevole e ottimizzata per assicurare la produttività.
    Ad esempio, un dipendente con deficit uditivo non dovrebbe mai essere posizionato di spalle ai colleghi, ma in un punto dal quale poter vedere il resto della stanza. Deve essere inoltre garantita una buona illuminazione, in modo che tutti riescano a guardarsi in viso chiaramente, il che può facilitare anche la lettura del labiale;
  • Migliorare l’acustica in ufficio: Un altro suggerimento utile per agevolare un dipendente con perdita uditiva è eliminare il più possibile fonti di rumore che possano interferire con la sua comprensione di ciò che viene detto, ad esempio evitare di riprodurre musica ad alto volume, così come progettare l’ambiente in modo da assicurare una buona qualità acustica, esattamente come potremmo fare in casa. Non solo pannelli fonoassorbenti, o tappi di gomma sulle gambe di sedie e tavoli, ma anche tappeti, quadri, tende e piante che possano ridurre il riverbero ed eliminare il rumore di fondo all’interno delle stanze;
  • Proporre lo smartworking: È importante garantire alle persone non udenti o con perdita uditiva un certo grado di elasticità sul lavoro, ad esempio mettendo a disposizione alcuni giorni di lavoro da remoto in un posto più tranquillo in cui poter ritrovare la concentrazione o prepararsi al meglio in vista di un incontro;
  • Tutelare la salute uditiva: Un aspetto importante, stabilito per legge, riguarda la protezione dell’udito verso coloro che svolgono lavori a rischio, esponendosi ogni giorno a rumori che superano i livelli massimi considerati accettabili in un arco di otto ore consecutive (85 dB), come fabbriche o cantieri, e che hanno diritto a indossare cuffie o tappi auricolari protettivi. Al tempo stesso, un buon piano di welfare aziendale dovrebbe prevedere la possibilità per il dipendente che sta affrontando una perdita uditiva di avere del tempo libero da dedicare a una visita audiologica accurata per monitorare l’andamento del proprio disturbo o seguire un trattamento specifico con apparecchi acustici.

 

Un udito più sano con Udifarm

 

Se hai iniziato a soffrire di perdita uditiva e questa sta compromettendo il tuo lavoro, non aspettare e rivolgiti a Udifarm, centro specializzato a Roma in prevenzione e cura dell’udito, terapie mirate contro l’acufene e riabilitazione con protesi acustiche progettate su misura.
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