Capita a tutti di avere comportamenti nella vita quotidiana che inconsapevolmente potrebbero danneggiare nel tempo il nostro udito. Basti pensare al vizio di ascoltare musica ad alto volume per diverse ore al giorno, aumentare il volume della TV, parlare al telefono utilizzando auricolari bluetooth a molti decibel, o non proteggere le orecchie con dispositivi come cuffie antirumore o paraorecchie quando si è costretti a eseguire lavori a rischio, ad esempio nell’edilizia.

In questo articolo vorremmo approfondire alcune pessime abitudini da interrompere subito per non compromettere la salute dell’udito.

 

Udito sano: ecco le 7 cose che non dovresti più fare

 

1. Inserire corpi estranei nelle orecchie

Lo abbiamo già spiegato in precedenza: la prima cosa che sconsigliamo di fare è inserire i cotton-fioc nelle orecchie per rimuovere il cerume, non solo perché si tratta di una componente essenziale per la salute uditiva e l’orecchio è naturalmente predisposto ad auto-pulirsi, sia perché si rischia di spingere il cerume ancora più in profondità nel condotto uditivo e peggiorare il problema, oltre a perforare il timpano.
Nel caso la conformazione del proprio condotto sia molto stretta e impedisca al cerume di autoespellersi come farebbe normalmente, o se la quantità prodotta è eccessiva, è preferibile piuttosto consultare uno specialista dell’udito, ad esempio per praticare dei lavaggi auricolari in tutta sicurezza, evitando anche di ricorrere a metodi alternativi e non sempre raccomandabili, come lavare le orecchie con l’acqua ossigenata.

 

2. Ignorare i segnali di un’infezione

Non bisogna mai sottovalutare sintomi che potrebbero suggerire la comparsa di un’infezione batterica, che se trascurata può danneggiare le cellule ciliate e causare un danno grave all’orecchio interno. Alcuni sintomi, infatti, come nel caso dell’otite esterna quando si è trascorso molto tempo in acqua, potrebbero attenuarsi in breve tempo, dando l’impressione che il problema sia risolto, mentre in realtà l’infezione resta latente e potrebbe riapparire più avanti nel tempo, accentuando il rischio di compromettere l’udito a lungo termine.

 

3. Utilizzare gli apparecchi acustici saltuariamente

Convivere con gli apparecchi acustici non è facile; anche un modello su misura nei primi tempi può rivelarsi fastidioso, ed è necessario imparare a gestire una naturale avversione ad utilizzarlo. Per questo è fondamentale allenare il cervello a tollerare la protesi, indossando gli apparecchi acustici tutto il giorno, dal momento in cui ci si sveglia, e non soltanto in alcune occasioni, come un appuntamento o una serata al ristorante.

 

4. Non pulire gli apparecchi acustici

Anche occuparsi della manutenzione del proprio apparecchio acustico dovrebbe far parte della propria routine quotidiana. Molto spesso si tende a trascurare questo aspetto, per pigrizia o perché non si hanno le competenze tecniche necessarie per pulire correttamente il proprio apparecchio in tutte le sue componenti, con il rischio di sviluppare infezioni alle orecchie.

 

cose da non fare per orecchie

 

5. Saltare le visite di controllo

Che si tratti del primo apparecchio acustico, oppure di un nuovo modello più sofisticato in sostituzione del precedente, è importante rispettare il calendario di visite di controllo stabilito dal proprio audioprotesista, in cui sarà possibile regolare in modo corretto l’apparecchio acustico, segnalare fastidi o mal di testa, e tutto ciò che impedisce all’orecchio di abituarsi a un nuovo ambiente sonoro.

 

6. Andare in visita da soli

Si potrebbe pensare di non aver bisogno di nessuno quando si va a un appuntamento con un audiologo o audioprotesista. Al contrario, è sconsigliato non farsi accompagnare, sia per ricevere sostegno psicologico in un momento delicato della vita come la perdita dell’udito, sia perché l’altro potrebbe comprendere meglio alcune spiegazioni da parte del medico, anche a livello tecnico, oltre a prestare la propria voce per regolare il volume più corretto dell’apparecchio.

 

7. Seguire terapie fai-da-te

Non c’è cosa più sbagliata del pensare di poter curare da soli un disturbo dell’udito senza rivolgersi ad un medico. Troppo spesso si rimanda un appuntamento di controllo, o ci si affida a diagnosi online o confrontandosi con parenti e amici. Qualsiasi deficit, come l’ipoacusia o l’acufene, può dipendere da fattori molto diversi da persona a persona, e richiede un’analisi accurata che possa rivelare eventuali patologie più severe. Per questo niente e nessuno può sostituire l’intervento di uno specialista dell’udito.

 

Udifarm per un udito in salute

 

Abbandonare le vecchie abitudini che possono peggiorare la nostra salute può richiedere tempo, e non sempre ci si accorge della gravità di un disturbo. Se noti un peggioramento del tuo udito rivolgiti alla consulenza di Udifarm, centro specializzato a Roma in cura e prevenzione dei disturbi uditivi, terapie innovative e personalizzate contro l’acufene e riabilitazione con apparecchi acustici.

Contatta i nostri centri per prenotare un test dell’udito oppure richiedere una visita otorinolaringoiatrica approfondita. La nostra équipe risponderà a tutte le domande per capire la natura del tuo disturbo e intraprendere la terapia più efficace.

Scegli la sede più vicina per un primo consulto. Ti aspettiamo in:

📍 Corso Trieste, 17b ☎️ 0644292267

📍 Viale Aventino, 104 ☎️ 0639375298

Open chat
Possiamo aiutare?
Salve! 👋
Come possiamo aiutarla?