Una delle abitudini più dannose per la salute dell’udito è l’assunzione smodata o cronica di alcolici. Bere troppo, infatti, anche quando gli effetti svaniscono nel giro di poche ore, può causare nel tempo non soltanto problemi al fegato, ipertensione e malattie cardiovascolari, ma anche vertigini e disturbi uditivi come l’acufene, fino a compromettere del tutto la capacità uditiva.
Ma in che modo esattamente l’eccessivo consumo di alcol può danneggiare il nostro udito a lungo termine?
Alcol nemico dell’udito?
L’alcol è una sostanza tossica, dagli effetti potenzialmente cancerogeni – soprattutto a livello del fegato, con l’insorgenza di cirrosi epatica – e responsabile di malattie cardiache, ictus e disturbi psico-motori. Ad oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), resta il terzo fattore di rischio per decessi e invalidità in Europa dopo il tabacco e l’ipertensione.
Prevenire l’abuso di alcol, soprattutto il cosiddetto binge drinking (o abbuffata alcolica) tra gli adolescenti che cercano “lo sballo” nel consumo ripetuto di svariati tipi di alcolici per sentirsi più socievoli e disinibiti, è fondamentale se si vuole restare in buona salute e non rischiare di sviluppare patologie gravi e irreversibili, come ad esempio la sordità.
Nel caso dell’udito, in particolare, bere con frequenza elevate quantità di alcolici può aumentare il rischio di manifestare nel tempo disturbi di vario tipo, quali:
- Perdita dell’udito temporanea o permanente: assumere troppo alcol, sia che si tratti di un comportamento ripetuto nel tempo, che di un singolo episodio, come nel caso della cosiddetta “sordità da cocktail”, che si verifica quando si beve molto alcol in locali rumorosi e ciò provoca un abbassamento uditivo di breve durata, può danneggiare il sistema nervoso centrale, poiché tende a restringere la corteccia uditiva, ovvero la parte del cervello responsabile della corretta elaborazione dei suoni da parte del cervello, fino a ridurre la capacità del nostro orecchio di interpretare i rumori e i suoni provenienti dall’esterno per poterli comprendere;
- Danni all’orecchio interno: bere in modo eccessivo può causare una vasodilatazione, che comporta l’aumento del flusso sanguigno nell’orecchio interno, con il rischio di sviluppare gonfiore, vertigini, abbassamento dell’udito, e nei casi più gravi anche lesioni permanenti alle cellule ciliate, ovvero le minuscole e delicate cellule sensoriali situate nella coclea che trasmettono gli impulsi sonori al cervello perché li elabori e li trasformi in suoni. Una volta danneggiate, queste cellule non possono rigenerarsi e quindi l’udito è compromesso per sempre;
- Perdita di equilibrio e coordinazione: quando si beve alcol, questo viene assorbito dall’endolinfa, ovvero il fluido che circola nell’orecchio interno ed è parte del sistema vestibolare, l’apparato che controlla il nostro equilibrio e la capacità di orientarci nello spazio. Si verifica così un’alterazione del fluido nell’orecchio interno, in volume e composizione, che spiega il perché ubriacarsi provoca instabilità, perdita di coordinazione e capogiri;
- Acufene (o tinnito): un elevato consumo di alcol può accentuare i sintomi dell’acufene, ovvero rendere ancora più fastidiosa la sensazione di avere un fischio, ronzio o sibilo persistente nelle orecchie; in alcuni casi può anche provocare una ricaduta dell’acufene.
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Evitare di bere alcol o almeno limitarne il più possibile l’assunzione è indispensabile per evitare potenziali danni alla propria salute e l’insorgenza di malattie croniche, anche a carico dell’udito.
Se noti un peggioramento della tua capacità uditiva e pensi che sia dovuto all’abuso di alcol, ti consigliamo di non sottovalutare i tuoi sintomi e di richiedere subito la consulenza di un medico specializzato, che possa accompagnarti in un percorso di riabilitazione studiato sulle tue esigenze.
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