L’acquisto del primo apparecchio acustico è uno dei passi più delicati nella vita di chi scopre di avere una perdita uditiva.

La decisione di indossare una protesi e la scelta del modello più adatto, a seconda del tipo di disturbo e dello stile di vita, possono richiedere anche anni. In più, il percorso successivo all’acquisto, dalle prime regolazioni fino al completo adattamento, è molto più complesso di quanto si pensi.
In questo articolo vorremmo spiegare cosa succede dopo aver portato a casa questo nuovo e sofisticato dispositivo.


 

Cosa accade dopo l’acquisto di un apparecchio acustico?

 

Dopo aver acquistato un apparecchio acustico, l’audioprotesista procederà a installare e personalizzare la protesi, per adattarla in modo perfetto all’orecchio del paziente.

La fase della “prima regolazione” è un momento cruciale, poiché verranno stabiliti il giusto grado di amplificazione del volume, la soglia del fastidio, che varia da persona a persona, ed altri parametri, tenendo conto dell’età, delle specifiche esigenze del paziente e di fattori come:

  • Tipo e grado di perdita uditiva: quando l’audioprotesista elabora il profilo audiometrico di una persona, accerta il tipo di ipoacusia, che può essere temporanea o permanente, e che richiede una regolazione diversa e strettamente personale;
  • Ambiente di ascolto: l’apparecchio acustico verrà calibrato per ottimizzare l’ascolto in diversi ambienti, dalla casa all’ufficio o a luoghi affollati e rumorosi;
  • Preferenze personali: si terrà anche conto dello stile di vita e delle preferenze individuali del paziente riguardo al volume e alla qualità del suono che il nuovo apparecchio dovrà elaborare.

Ricordiamo che l’utilizzo degli apparecchi acustici è un percorso graduale che permette di adattarsi al meglio ai suoni e alle nuove sensazioni.
Si inizia il primo mese con una potenza ridotta, utilizzandoli soprattutto in ambienti tranquilli, come la casa, per permettere al cervello di riabituarsi gradualmente. Dal secondo mese si passa a un utilizzo più completo, con una potenza maggiore, iniziando a portarli anche fuori casa, in ogni situazione della vita quotidiana. Infine, al terzo mese si raggiunge la potenza definitiva, quella necessaria per compensare l’ipoacusia.
È un processo studiato su misura per il paziente, pensato per farlo sentire a proprio agio in ogni fase, sempre supportato dall’esperienza del tuo audioprotesista.
Succede proprio dopo la prima regolazione che inizierà il periodo di “adattamento all’apparecchio acustico”, della durata di alcune settimane ed è molto soggettivo. In questo periodo, il paziente sarà più sensibile, perché esposto a suoni nuovi e talvolta disorientanti. Durante questa fase è normale provare emozioni forti, talvolta fastidio, vertigini o mal di testa.
In particolare, alcuni dei sintomi più comuni di chi indossa per la prima volta un apparecchio acustico possono essere:

  • Aumento della percezione dei suoni: all’inizio, come già spiegato, il paziente potrebbe avvertire una maggiore sensibilità ad alcuni tipi di suoni, ad esempio quelli ambientali, come il ronzio del frigorifero o il ticchettio di un orologio, che potrebbero risultare fastidiosi;
  • Distorsione dei suoni: allo stesso modo, alcuni suoni potrebbero sembrare distorti o metallici, come il cinguettio degli uccelli, o addirittura il suono della propria voce;
  • Affaticamento uditivo: è molto frequente nei primi tempi di utilizzo di una protesi acustica provare un senso di stanchezza a causa dello sforzo richiesto per interpretare i nuovi suoni.

È importante ricordare che il nostro cervello ha bisogno di tempo per abituarsi ai nuovi stimoli acustici; per questo durante il periodo di adattamento è fondamentale indossare l’apparecchio con costanza, in ogni momento della giornata, e seguire i consigli dell’audioprotesista.

 

importanza post vendita

 

Controlli periodici: un supporto continuo

Anche dopo il periodo di adattamento, saranno previsti controlli periodici da fissare con il proprio audioprotesista. Questi controlli andranno eseguiti regolarmente, in quanto permetteranno di:

  • Verificare la funzionalità dell’apparecchio: dopo un primo periodo di utilizzo, l’audioprotesista si assicurerà che il dispositivo funzioni correttamente e che non si siano verificati malfunzionamenti in una o più delle sue componenti;
  • Adattare la regolazione: in base alle preferenze ed esigenze del paziente, potrà essere necessario applicare ulteriori regolazioni o una seconda protesi;
  • Rispondere a eventuali domande: nei mesi successivi all’acquisto, l’audioprotesista sarà a completa disposizione del paziente per qualsiasi dubbio o preoccupazione.

Una volta completato il processo di adattamento, i benefici dell’apparecchio acustico saranno sempre più evidenti: si tornerà a interagire più facilmente con gli altri, a comprendere meglio il parlato e a seguire conversazioni anche in ambienti rumorosi o momenti di festa, e tutto ciò avrà un impatto positivo sull’umore, sull’autostima e sulla qualità della vita in generale.

 

Udifarm: la tua guida verso un udito migliore

 

L’acquisto di un apparecchio acustico è solo il primo passo per tornare a sentire al meglio. Il percorso può essere lungo e solo con il supporto dell’audioprotesista e un po’ di pazienza si potranno apprezzare nel tempo i benefici di questo dispositivo.
Se noti una perdita dell’udito, affidati all’esperienza di Udifarm per un check-up di partenza: siamo un centro specializzato a Roma in cura e prevenzione dei disturbi uditivi, terapie innovative per l’acufene e trattamenti di riabilitazione con i migliori audioprotesisti.
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